Peppino Stasi. Studente 3. anno d’ingegneria Sottotenente 13. Fanteria caduto per la patria, il 22 ottobre 1915
Peppino Stasi. Studente 3. anno d’ingegneria Sottotenente 13. Fanteria caduto per la patria, a 22 anni, il 22 ottobre 1915, s.n., s.l. (ma stampato a Trani, presso la Ditta Tipografica Editrice Vecchi e C.) 1917, pp. 27, 3 c. di tavv. f.t. ill. b.n., cm 24, br. ed. in cartoncino con al piatto bei fregi in b.n. e oro e al dorso cordoncino decorativo nero.
In calce al frontespizio: Nel secondo anniversario della morte, 22 ottobre 1917. Alla prima di copertina, entro fregi, riportata la seguente citazione latina (Antico Testamento, Salmo 13): Illumina oculos meos ne unquam obdormiam in morte nequando dicat inimicus meus praevalui ad versus eum. Elegante opuscolo di necrologio in memoria del Sottotenete Giuseppe Stasi (Trani, 1894 – Selz, 1915), tranese, studente di Ingegneria presso la Regia Università di Pavia, caduto sul Carso durante il primo conflitto mondiale e decorato con medaglia d’argento al valor militare. L’opuscolo miscellaneo raccoglie le ultime lettere spedite da Peppino Stasi alla famiglia, le partecipazioni (di Chimienti, Min. di Grazia e Giustizia, del sindaco di Trani Carlo Nencha, del sindaco di Barletta Luigi Cafiero, del Tenente Pio Tambornino, del Capitano Bianchi, del Cappellano Militare Balzano e del Rettore dell’Università di Pavia), il telegramma di Cadorna, il discorso di Emanuele Filiberto di Savoia per il conferimento della Medaglia al valor militare e la rassegna stampa contenente gli articoli riguardanti la morte del Sottotenente. Arricchiscono l’opuscolo tre tavole con ill. b.n. riproducenti il ritratto in divisa del giovane Stasi, il luogo della morte e quello della sepultura.
Dedica manoscritta alla prima carta bianca. Minime fioriture, leggera brunitura della carta, per il resto ottimo. Raro.
C22-6959