Germani, Il contributo della Società Italiana di Colture Agrarie alla soluzione del problema terriero
Annibale Germani, Il contributo della Società Italiana di Colture Agrarie alla soluzione del problema terriero, Tip. A. Locatelli, Milano s.d. (ma 1922 circa), pp. 30, ill. b.n., cm 24, pubblicazione rilegata a punto metallico.
La S.i.c.a fu fondata a Milano nel 1919 all’indomani della fine del primo conflitto mondiale e sull’onda delle proteste contadine e della conflittualità esplosa tra contadini e grandi proprietari terrieri. Ispirata a principi neofisiocratici, la S.i.c.a. intendeva sperimentare un tentativo di riforma dall’alto della gestione e della conduzione agraria a beneficio finale dei contadini. Il progetto attuato fu infatti quello di investire i capitali dell’industria settentrionale nella riqualificazione dell’agricoltura meridionale al fine di determinare un miglioramento degli assetti economici e sociali delle aree agricole più svantaggiate a beneficio ultimo di una maggior stabilità socio-economica nazionale. La modalità esecutiva fu quella dell’acquisto di terreni per superare lo spezzettamento eccessivo dovuto alla fine del latifondo e ricostituire una media proprietà da gestire dall’alto e con metodi scientifici volti a individuare le colture più adeguate ai vari territori, a integrare agricoltura e allevamento e a introdurre l’uso di macchinari, con una gestione che riprendeva il modello cooperativistico settentrionale. La zona pilota dalla quale partì la sperimentazione fu quella del comune di Serracapriola, nella Daunia. Nel presente fascicolo si dà puntuale descrizione proprio delle modalità di intervento attuate nella zona di Serracapriola e delle motivazioni sottostanti ogni scelta messa in atto. L’opuscolo è arricchito da alcune carte geografiche e da numerose foto d’epoca alcune delle quali assai caratteristiche e di estremo interesse.
Alla prima di copertina, timbro: Società Italiana di Colture Agrarie – Milano. A margine del frontespizio applicato biglietto da visita dell’autore con dedica manoscritta dello stesso. Lievi tracce d’uso, minime fioriture, per il resto bell’esemplare. Raro.
C22-6795